Social Impact

Incubatore e Acceleratore di Imprese Sociali

Fondazione Officinaccademia Onlus, attraverso Officinaccademia Social Impact, si prefigge lo scopo di promuovere l’attività di incubatore e acceleratore di imprese sociali, avente l’obiettivo di favorire e sostenere la nascita e lo sviluppo e accelerare la crescita e il successo di imprese sociali, di iniziative di utilità sociale, economiche sociali e culturali, iniziative ad Impatto Sociale, di Imprenditorialità Sociale e di Innovazione Sociale e di imprese collettive di comunità, che perseguano finalità civiche, solidaristiche e che promuovano e realizzano attività di interesse generale e di beneficio per la collettività e più specificatamente che offrano prodotti e servizi in grado di generare un impatto positivo sulla società o sull'ambiente o che creino benefici per soggetti svantaggiati, attraverso l’indirizzo, l’incoraggiamento, il sostegno e la mentorship a chi è dotato di idee, energia, conoscenze, dinamismo imprenditoriale e grande potenziale, ma non di risorse sufficienti allo sviluppo di progetti imprenditoriali sociali, dando consigli, trasmettendo competenze, creando opportunità, intrecciando relazioni, aiutando lo sviluppo e la crescita del progetto imprenditoriale con un’ottica strategica di medio-lungo termine; e più in particolare, ma non limitatamente, attraverso la messa a disposizione di risorse, strutture e attrezzature a supporto di tali imprese, quali:

- la messa a disposizione di strutture, anche immobiliari, adeguate ad accogliere imprese sociali, di iniziative di utilità sociale, economiche sociali e culturali, iniziative ad Impatto Sociale, di Imprenditorialità Sociale e di Innovazione Sociale e di imprese collettive di comunità, quali uffici e sale riunioni, spazi riservati per poter installare attrezzature di prova, test, verifica o ricerca;

- la messa a disposizione di attrezzature adeguate all'attività delle imprese sociali, di iniziative di utilità sociale, economiche sociali e culturali, iniziative ad Impatto Sociale, di Imprenditorialità Sociale e di Innovazione Sociale e di imprese collettive di comunità, quali sistemi di accesso alla rete internet, apparecchiature e sistemi per l’informatica, per l’automazione, per l’organizzazione e di telecomunicazioni, macchinari per test, prove o prototipi;

- la messa a disposizione di una propria struttura tecnica e di consulenza manageriale permanente;

- l’instaurazione di regolari rapporti di collaborazione con università, centri di ricerca, istituzioni pubbliche e partner finanziari che svolgono attività e progetti collegati a imprese sociali, di iniziative di utilità sociale, economiche sociali e culturali, iniziative ad Impatto Sociale, di Imprenditorialità Sociale e di Innovazione Sociale e di imprese collettive di comunità.


Più in particolare l’attività di incubazione e accelerazione di imprese sociali promossa da Officinaccademia Social Impact ha l’obiettivo di:

  • promuovere la nascita e lo sviluppo di imprese sociali e servizi etici orientati alla filantropia non solo alla disponibilità di risorse economiche, ma anche al contestuale rafforzamento di un sistema specializzato di accompagnamento (formazione, consulenza) che fino ad oggi è stato autoprodotto dalle stesse imprese sociali, attraverso le loro reti di rappresentanza e coordinamento e supportare lo sviluppo delle imprese sociali già operanti sul territorio, diffondendo l’identità e la cultura dell’impresa sociale e sensibilizzando il territorio di riferimento sul tema dell’economia sociale;
  • promuovere la creazione di un luogo fisico dove la condivisione delle idee, delle relazioni e dei saperi produce qualità, innovazione, impresa e lavoro, indispensabile per fare sistema ed essenziale per lo sviluppo della capacità di innovazione e di investimento che coinvolge dal basso all’alto gli attori locali e li mette in rete con le eccellenze nazionali;
  • favorire l’accesso al credito e sostegno economico alle nuove imprese, con dinamiche proprie di un contesto non profit, superando le dinamiche del credito bancario;
  • promuovere il consolidamento dell’economia sociale collegando le iniziative di imprenditorialità sociale allo sviluppo locale in atto al fine di rafforzarne la capacità di creare nuova occupazione, sostenere processi di integrazione, sviluppare attività economiche sostenibili;
  • contribuire allo sviluppo locale promovendo la partecipazione di soggetti non tradizionali nelle attività economiche, favorire l’integrazione sociale delle persone attraverso l’accompagnamento alla creazione di imprese sociali (associazioni, cooperative sociali, ecc.);
  • la promozione di nuove reti volte a valorizzare le risorse pubbliche e private presenti nel territorio, a livello locale e nazionale;
  • favorire la creazione di un consenso generalizzato intorno alle imprese sociali da parte della pubblica amministrazione, del sistema creditizio, della comunità locale creando sinergie con le strutture e gli Enti pubblici e di collaborazione nella realizzazione di iniziative comuni, integrando competenze e servizi già presenti sul territorio e promuovere l’azione diretta dei cittadini volta ad affrontare insieme problemi comuni entro prospettive sussidiarie con la pubblica amministrazione e non di tipo mercantile;
  • accrescere le competenze specifiche degli operatori dell’economia sociale in merito alla creazione, alla gestione e all’innovazione delle imprese sociali e la qualità del servizio erogato;
  • promuovere, tra le imprese sociali, lo sviluppo di una “comunità di pratiche” che consenta il trasferimento delle conoscenze tacite (in grado, se sistematizzate, di creare nuova conoscenza) per specifiche aree tematiche e figure professionali che saranno reputate chiave per lo sviluppo in determinati ambiti/settori;
  • sistematizzare ed organizzare la raccolta di dati ed informazioni sul terzo settore locale diffondendo i risultati anche attraverso news, forum on line, pubblicazioni e convegni.

Contesto

Il welfare oggi non può più essere inteso in una logica classica, redistributiva.

Da un lato, infatti, c’è il problema delle risorse pubbliche che calano, dall’altro ci sono dei bisogni che cambiano e che richiedono risposte innovative.

I bisogni di oggi non sono più quelli di una volta, quando le necessità sociali erano soprattutto esogene, legate ad esempio al problema della vecchiaia e della salute. Oggi i rischi sono endogeni, legati al modo con cui viene prodotta la ricchezza.

La rigenerazione del sistema di welfare passa necessariamente dall’innovazione sociale e dalla sperimentazione di soluzioni che aiutino ad affrontare i nuovi rischi e bisogni sociali. Ma anche dal rinnovamento dei servizi già esistenti attraverso un approccio innovativo che permetta di reperire risorse aggiuntive, costruire reti sociali più solide e aumentare gli impatti positivi per i territori.

L’innovazione sociale è una serie di processi sociali di innovazione, come i metodi e le tecniche open source, oppure innovazioni che abbiano una finalità sociale, come il microcredito o la formazione a distanza, oppure attività che rispondono a bisogni sociali che non sono ancora stati soddisfatti e di cui i governi non si fanno carico, dalle condizioni di lavoro all’istruzione, dallo sviluppo della comunità alla salute, dai problemi sociali a quelli ambientali, e che ampliano e rafforzano la società civile.

L’innovazione sociale è in grado di creare valore sia diretto, attraverso la fornitura di servizi, sia indiretto, in benessere sociale e qualità della vita.

L’innovazione sociale e l’impresa sociale (intesa come ogni impresa che ha una finalità sociale prevalente, che prescinde in parte dall’assetto giuridico, includendo quindi non solo le imprese sociali identificate in tal senso dalla legge, ma anche tutte le imprese non profit quali associazioni, cooperative sociali A e B, cooperative, fondazioni, ong, trust, pro loco, comitati, ecc) sono due concetti operativi inscindibili e reciproci. Le imprese di successo per essere tali devono innovarsi e l’innovazione sociale è la condizione per l’esistenza dell’impresa sociale.

L’impresa sociale è un’attività imprenditoriale con vocazione pubblica, che si propone di rispondere a bisogni specifici di un territorio e, a differenza delle start up innovative, digitali o tradizionali che sono più facilmente scalabili, difficilmente sono replicabili, se non adattandosi di volta in volta ogni volta al nuovo contesto. Imprese sociali innovative, pertanto, raramente diventano imprese globali: sono strettamente legate a un territorio e ai suoi bisogni specifici.

Il territorio e la comunità locale sono pertanto gli elementi fondamentali su cui occorre investire in formazione creando un impatto positivo sul territorio e sulla comunità intera.

Il contesto territoriale è sempre stato considerato come fonte per lo sviluppo dell’imprenditorialità, e questo legame con il territorio risulta essere ancora più significativo quando le imprese hanno una missione sociale. Tali imprese, infatti, non solo attivano con il territorio un processo di scambio in termini di input (risorse) e output (beni o servizi), ma la loro origine e la loro missione nasce da un fabbisogno sociale della comunità e su questa impattano per generare un cambiamento positivo.

Le persone, i gruppi di persone, le comunità, in quanto inserite in un contesto sociale e territoriale, possono rappresentare un motore di sviluppo e cambiamento della comunità stessa. Inoltre l’economia della collaborazione è diventata ormai un modello di business che ha l’obiettivo di ridistribuire il valore nella comunità.

Agire per rafforzare il sistema delle imprese sociali, solidali e a proprietà collettiva costituisce una credibile prospettiva di lavoro per generare sviluppo sostenibile a livello locale e, nel contempo, positive e rilevanti ricadute occupazionali.

La crescita delle attività non profit reca in sé indubbi vantaggi occupazionali diretti in un momento di crisi in cui il sistema cooperativo e dell’economia solidale ha dimostrato di saper “reggere l’urto” assai meglio delle imprese profit dello stesso settore e di analoga classe dimensionale.

La crescita dell’economia sociale, generalmente riscontrabile nell’aumento delle opportunità di integrazione sociale, assistenza, cura, educative, formative, produce ricadute occupazionali indirette, sia perchè tali infrastrutture generano l’incremento dell’occupabilità sia perchè tali servizi migliorano la qualità della vita nelle comunità rendendo i sistemi economici locali più competitivi.

Lo sviluppo delle comunità è l’unico presupposto di una crescita sostenibile per le organizzazioni e la società nel suo insieme. Per questo motivo si rende necessario sostenere persone, gruppi di persone e comunità che vogliano fare impresa guardando in modo diverso il luogo in cui operano, che mettano insieme la filiera produttiva e la filiera sociale e che generino azioni che non hanno solo una finalità sociale o solo un obiettivo di sviluppo economico, ma perseguono entrambi, creando degli strumenti che promuovendo la nascita e lo sviluppo di imprese sociali, di iniziative di utilità sociale, economiche sociali e culturali, iniziative ad Impatto Sociale, di Imprenditorialità Sociale e di Innovazione Sociale e di imprese collettive di comunità, che perseguano finalità civiche, solidaristiche e che promuovano e realizzino attività, svolte nell’ottica della responsabilità, della trasparenza e dello sviluppo sostenibile, di interesse generale e di beneficio per la collettività e più specificatamente che offrano prodotti e servizi in grado di generare un impatto positivo sulla società o sull'ambiente o che creino benefici per soggetti svantaggiati.

Il sostegno per dar corpo alle idee non può essere solo economico-finanziario, ma deve concernere competenze, conoscenze e relazioni in grado di rafforzare l'impatto sociale reale sul contesto in cui si colloca.

La declinazione in chiave sociale di strumenti di facilitazione che trovano applicazione anche in altri settori dell’economia, da quella innovativa a quella tradizionale, hanno lo scopo di promuovere una cultura sempre più diffusa dell’interdipendenza, in cui le diverse componenti del vivere sociale si incontrano in momenti di riflessione, elaborazione della propria identità valoriale e progettazione di direzioni di sviluppo possibili.

L’impresa sociale è prima di tutto un’impresa: ciò significa che nella creazione di startup di impresa sociale è necessario confrontarsi con le necessità comuni a ogni impresa (capacità imprenditoriale, competenze tecniche, conoscenza della domanda) e con gli strumenti standard di sintesi delle analisi (business model e business plan).

L’aspetto sociale e il perseguimento di interesse pubblico o comunitario richiedono specifici focus all’interno dell’elaborazione del business model e business plan, tra cui l’analisi dei bisogni prima dell’analisi di mercato, la determinazione dell'obiettivo, l’analisi degli stakeholder, l’attenzione all’impatto sociale previsto, desiderato ed effettivamente prodotto.

Si rende necessario, quale prerogativa per lo sviluppo di startup sociali in grado di esprimere il proprio potenziale, lo sviluppo di un sistema organizzato che faciliti l’incontro e lo scambio tra persone e organizzazioni, la circolazione delle idee, l’accesso alle esperienze e lo stimolo culturale alla visione dell’impresa sociale, le politiche incentivanti volte alla diffusione di cultura, da parte di attori istituzionali, dalle amministrazioni pubbliche alle università, che possono incidere positivamente sullo sviluppo di startup sociali: l’incubatore di imprese sociali. Tale sistema organizzato può essere identificato in un incubatore di imprese sociali.